Era matta, era cattiva, era tutta sbagliata.
Era vera se capisce quello che voglio dire.
Era una strada piena di curve assurde,
che correva in aperta campagna,
senza preoccuparsi mai di tornare.
Senza nemmeno sapere bene dove stava andando.
Era una di quelle strade su cui ci si ammazza."
non lo so, su che strada sono,
buona, cattiva, giusta sbagliata.
Sono li e basta, senza farmi troppe domande,
senza rifiutare che sia...la mia,
adesso più che mai senza sospensioni,
mai più "senza identità",
con le curve che mi muovono lo stomaco,
fino quasi ad annebbiare la testa,
accettando che non è una di quelle strade che
ti lasciano un posto in cui
tornare.
Puoi solo guardare avanti e...piano piano...andare,
Non importa, se è vero che esiste il destino,
se è vero che è tutto scritto,
se è vero che nulla accade per caso,
se il divenire è la parte fondamentale per la nostra vita,
su questa strada, allora,
capirò,
durante il tragitto,
facendo in modo che le curve
mi scombussolino
il meno possibile.
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