Aspettiamo ciò che non si presenterà.
Ci perdiamo nelle giungle del nostro dolore,
per poi trovare la strada che ci farà uscire dal bosco.
Non sai dove stai andando e perché sei qui
finchè non arrivi
all'ultimo giorno del tuo cammino,
dopo il lungo
vagabondare
che ti ha insegnato ciò che sai e
anche un po' di ciò che
ancora non puoi sapere.
Allora pensi
grazie e grazie,
più e più volte.
Non hai più bisogno di arrivarci
con le mani nude,
vedere il pesce sotto la superficie dell'acqua
è sufficiente.
La Mia Vita,
come ogni cosa,
come tutte le vite
è misteriosa,
irrevocabile e
sacra,
così intima,
così presente,
e
così tanto mi appartiene.
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