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mercoledì 30 dicembre 2015

La vita oltre il cancro...nuovo capitolo?...

Stamattina sono andata a ritirare le analisi fatte pochi giorni prima di Natale...

Dopo l'intervento e tutto il ciclo di terapie sono due anni che prosegue il mio Follow Up.
Sono ancora sotto quella lente di ingrandimento che teoricamente dovrebbe fare in modo che...nulla scappi dal controllo.
Il caro amico Tamoxifene, i cui effetti collaterali ormai non mi infastidiscono più di tanto,
 sta per abbandonarmi per essere sostituito da altra terapia e mi hanno già informato che mi darà nuovamente qualche problema finchè non avremo imparato a convivere insieme.
Il periodo estivo tra giugno e agosto e quello invernale tra dicembre e febbraio scandiscono tutta una serie di controlli e analisi che terminano sempre con l'incontro con l'oncologo che mi da il "verdetto finale".

E poi c'è lei, quella dannata mutazione genetica, emersa dai test genetici, dalla quale non posso prescindere.

Ogni volta che ritiro analisi e referti diagnostici una sensazione di ansia mi fa sempre compagnia finchè non apro le buste entro le quali sono contenuti e.....
con occhio speranzoso leggo i referti.

Le analisi che ho ritirato stamattina non vanno bene, qualcosa non và.
Globuli bianchi altissimi e i neutrofili sembrano impazziti con valori prepotentemente sopra la norma...
L'anemia, quella mi preoccupa meno visto che da mesi non mangio carne.

Esco dal distretto sanitario con la busta ancora chiusa in mano.
Fuori nell'ampio giardino con i parcheggi, un'aria gelida, tagliente e il sole alto e caldissimo sul volto,
apro la busta, appoggio gli occhi quasi furtivi,
accorgermi di quei valori mi ha ghiacciato il sangue,
 resto immobile, gli occhi sui numeri, incredula,
paura...
Leggo e rileggo nella speranza di aver visto male la prima volta.
Vaffanculo, vaffanculo.....
Sono stanca di avere paura, e sto per chiedermi di nuovo perché!?
Ma so già che un perché non c'è, che a nulla serve chiedere.

Non adesso, Vita, non mi fare questo adesso...

Eppure mi sento bene, nessun segnale che mi potesse preoccupare,
nemmeno la tipica stanchezza che caratterizzò le settimane prima della precedente scoperta due anni fa, anzi un'insolita energia mi sprona, mi spinge nell'ultimo periodo,
 non prendo farmaci da settimane, nemmeno per un mal di testa...

Non posso rientrare a casa subito, ho bisogno di camminare, mi butto tra i campi, i primi, i più vicini, quelli dietro il campo santo, quasi col desiderio di perdermi, il sole sempre alto e caldo sul viso, l'aria gelida e tagliente davanti a me,

che strano, sembrano le due medaglie della vita,

cammino lentamente, la testa alta, leggermente reclinata indietro, assorbo tutto, il gelo dell'aria così pulita e il caldo così confortante.
Respiro profondamente per non perdere il controllo, faccio alcuni passi ad occhi chiusi e.....
rivedo e risento ancora tutto il dolore di quella guerriera che sono stata.

Penso a cosa farei questa volta...
Farei una lista di tutto quello che amerei fare,
penserei con chi amerei condividere un ultimo viaggio.
Preparerei il mio zaino, poche cose, nella vita ti basta, niente di più...
E partirei...
Questa volta potrebbe andare così.