I testi di questo blog sono scritti da me medesima, mentre la dove fossero di Autori diversi la loro firma verrà sempre riportata. Se qualcuno dovesse riconoscere scritti di lavori altrui non adeguatamente segnalati può farlo notare e provvederò alla loro rimozione dopo essermi accertata dell'esatezza della segnalazione. Le immagini presenti sono mie o sono prese dal web, preferibilmente da: Picasa - Flickr - Deviantart, per i video musicali la fonte è You-tube.

domenica 31 gennaio 2016

Alle porte di un altro viaggio...

Alle porte di un altro viaggio
non so,
di sicuro viaggiare dovrò,
avrei però scelto altri panorami
da rivisitare.

Ecco che già si rincorrono i:
tranquilla non sei sola.
Mentre già so che
chi naturalmente
vorrebbe e dovrebbe esserci
solo perché la natura di un legame
di sangue e famigliare lo prevede
non vorrò...
La strada lineare non sarà
ma del resto mai lo è stata,
piena di curve,
irte salite,
ma ho imparato a guidare
con ogni tipo di asfalto.
Il brutto è che
questa volta il viaggio
non avrà sorprese,
l'itinerario già fissato,
tutto già visto,
conosciuto,
provato...
La paura ancora riesco a controllare,
ma da un momento all'altro
potrei scoppiare...

O forse il bello sta proprio lì,
nel sapere che non avrò
sorprese,
già so,
e questo forse mi renderà
ancor più
Cazzuta...
Vorrei poterti dire
"Non sfidarmi una seconda volta, sai già cosa rischi a metterti contro di me".

In realtà, qualunque cosa tu sarai,
una dura prova mi infliggerai.

Ho sempre detto dopo la prima esperienza con il cancro che avrei voluto morire Felice e avrei scelto io il modo.
Qualunque cosa succeda,
sarà cosi anche questa volta....
Non mi tiro indietro.

sabato 30 gennaio 2016

Ciclicità inspiegabili...

Nella mia vita non ho potuto far a meno di notare la ciclicità con la quale eventi dolorosi e drammatici si rincorrono.
Vuoi, in alcune occasioni, per colpa mia e errate valutazioni, vuoi in altre per un disegno del destino o per qualcosa che ha a che fare col Divino, o forse di Divino non c'è niente, è solo la mano dell'uomo a essere incerta e tremolante...
Messaggi, lezioni, insegnamenti da trarre.
Chissà.
Ma per certo so che, anche oggi come ieri, mentre acquisto serenità e ritrovo la sintonia perduta con chi e ciò che mi circonda, compresa me stessa, arriva qualche sgambetto, un colpo basso di questa vita che non so per quanto tempo ancora tenti di sfibrarmi con varie prove concatenate una successiva all'altra.
Certo, ci pensavo, aleggiava sempre in me la sensazione, in questi poco più di due anni, di essere a rischio, cosciente della mia predisposizione genetica.
Ora solo mi domando:
una volta che il cancro ti ha concesso una possibilità, è disposto a offrirtene una seconda?...
Cerco di non pensare troppo, attendo che gli eventi e le risposte arrivino da se, perché così sarà.
Intanto con forza e determinazione non dimentico che ogni giorno ho la mia vita da Vivere....

venerdì 29 gennaio 2016

Lavoro e Etica, onestà intellettuale....

Mi dedico da parecchi anni ormai ad un lavoro di tipo socio assistenziale e sanitario.
Quotidianamente in contatto con persone non più in grado di soddisfare i loro bisogni autonomamente e molto spesso non in grado di comprendere e riconoscere ciò di cui hanno bisogno.
Proprio per questo, queste persone, vengono a noi affidate dall'assistenza sociale o su richiesta delle famiglie che per mancanza di risorse e tempo, imbrigliati dalla freneticita' di una società allo sbando, non se ne possono prendere cura nelle case di origine.
Non mi era mai capitato in tanti anni di assistere o venire a conoscenza di eventi o comportamenti che andassero contro il codice etico e comportamentale.
Ora non mi manca anche questa triste esperienza.
Io sono madre, penso che forse un giorno mio figlio avrà bisogno di appoggiarsi ad una struttura simile a quella in cui io lavoro oggi per prendersi cura di me.
Sono figlia e penso che forse un giorno potrei aver bisogno di appoggiarmi ad una struttura simile a quella in cui io lavoro oggi per aver cura di lei...
Aver cura delle persone fragili e dei loro bisogni.
Aver cura non vuol dire inveire e aggredire verbalmente una persona malata in condizione di bisogno...
Bastardo,
ti spacco la faccia,
mi hai rotto i coglioni,
che cazzo hai combinato,
vergognati,
mi fai schifo....
Questi alcuni degli approcci verbali che alcune colleghe adottavano con anziani dementi che non sanno nemmeno dove si trovano e tanto meno cosa stanno facendo...
Il culmine e' stato assistere ad aggressioni non solo verbali, di per se già gravissime, ma anche fisiche.
"Una bella pacca e vedi come sta tranquilla come un cagnolino", questa una delle frasi con le quali una si faceva pubblicità'.
Non si poteva tacere oltre, i fatti sono stati denunciati a chi di dovere, una procedura d' urgenza è stata aperta e due persone sono state allontanate dalla struttura.
Parte del personale da mesi veniva convocata negli uffici del coordinento a causa delle voci che riguardavano queste persone, sin tanto che le voci non sono più state solo voci e sono diventate conferme di dubbi atroci.

Adesso?...
Adesso pare assurdo, ma proprio gran parte delle persone che prestano il loro servizio presso quella struttura, si domandano se era proprio necessario riferire su quei fatti, dopo mesi di omertà vergognosa chi ha avuto il coraggio e l'onestà di esporsi e parlare viene trattato alla stregua di una banale spia da pettegolezzo.
" Aspettatevi una bella denuncia perché alla fine è la vostra parola contro la loro".
E tutti sembrano dispiaciuti per le persone che con i loro comportamenti si son viste allontanare dal posto di lavoro perdendolo.
E per gli anziani indifesi, a noi affidati, che hanno subito, e hanno avuto paura e hanno pianto...
Nessuno si dispiace per loro?...

Vivo in un piccolo paese nella provincia di Gorizia, ma qua non si tratta della differenza tra gente di paese o gente di città.
C'è gente e gente, gente per bene e gente di merda.
Ancor più grave delle gesta delle colleghe arpie è l'ignoranza della collettività emersa subito dopo.
Quell'ignoranza mi intristisce, mi fa pensare e

si, l'ignoranza è la peggiore delle bestie e fa veramente paura.

Amo il mio lavoro, voglio bene alle persone delle quali mi occupo, mi esporre i sempre per loro in prima persona.
Vergognatevi!

Io scelgo di essere ancora una persona per bene, costi quel che costi.

martedì 26 gennaio 2016

...Outlander...

"...un filo con tante perle dentro,
può' capitare che si spezzi quel filo sottile,
le perle iniziano a rotolare sul pavimento,
ne recupererai alcune,
altre non le ritroverà i
mai piu'..."
(Outlander)

Si, dobbiamo essere ciò' che siamo, fare quello che abbiamo sempre fatto, ritrovare di noi la parte più' vera, lasciar andare ciò' che non ci appartiene,
continuare a vivere...

.....

Possibilità'?....
Esistono sempre possibilità'.
Nel meraviglioso e misterioso mondo dell'animo umano esistono possibilità' germoglianti di vita in trasformazione che si evolve offrendoci riscoperta di risorse .

Cosi' ogni posto già' visto, percorso, in parte condiviso, si trasforma nei nostri occhi e nel nostro sentire in posto nuovo in cui scoperta e riscoperta salgono prepotentemente al primo posto...


venerdì 15 gennaio 2016

Abisso Bonetti....

L’Abisso Bonetti (393/765 VG), incluso nel Comune di Doberdò del Lago (località “Na Kresinah”) e conosciuto anche come “Grotta a Nord di Iamiano”, “Grotta 208 Nord”, “ Prhavčja jama”, “Vrhancja Jáma” e “Perčancia Jáma”, costituisce sotto molteplici aspetti una delle cavità più singolari ed impressionanti del Carso goriziano. Si apre improvvisamente, a circa una quarantina di metri dal Sentiero C.A.I. N. 75, in una leggera depressione ben soleggiata, situata sul pianoro che si estende a nord di Iamiano (Jamlje), a sud-est dell’abitato di Bonetti (Boneti), sul versante orientale del Vallone di Gorizia. La storica Quota 208 Sud (la “Gobba”, anticamente “Na Vardi” ed oggi “Varda”) si trova 320 m ad ovest dall’Abisso. Il sentiero N. 79, dedicato al Colonnello Abramo Schmid (22.3.1921-19.12.2003), decorre poco più a nord-est, lungo il confine di Stato, fra la Quota Kremenjak (235 m) ed il Monte Kucelj (Quota 208 Nord).






 
Il dislivello complessivo della cavità è di 49 m e lo sviluppo (parte naturale) di 87,50 m. Essa presenta i pozzi d’accesso profondi rispettivamente 48 e 14 m; quelli interni di 10 e 14 m.
La cavità è tuttora frequentata dai colombi selvatici; in passato questi volatili, più numerosi, venivano cacciati dalla popolazione locale che chiamava l’ipogeo, proprio per questo motivo, “Golobinka”.
Nel 1946 una grande quantità di residuati bellici, anche di grosso calibro, fu estratta ad opera dei Rastrellatori.






 
Soprattutto nei decenni passati la grotta era praticata, per l’insegnamento della tecnica esplorativa, da varie Scuole di Speleologia.
            Negli Anni ’90 furono scoperti nella cavità, da parte della Società di Studi Carsici “Lindner”, due minerali, del tutto sconosciuti nelle grotte italiane: la crandallite e l’Octacalcium phosphate (Ocp). La crandallite, un fosfato d’alluminio e calcio, vi compariva sotto forma di masserelle tenere, di colore grigio, disperse nel suolo in associazione ad altri fosfati.
 Ripetuti sopralluoghi effettuati negli ultimi decenni all’Abisso Bonetti hanno consentito di mettere in rilievo la varietà e la rigogliosità delle numerose specie che vi si sviluppano, attribuendo loro un elevato grado di biodiversità. A quelle dai connotati marcatamente termofili insediatesi sulle rocce più esposte alla luce e sugli spalti rocciosi ben illuminati, quali ad esempio l’alloro (Laurus nobilis), il pungitopo (Ruscus aculeatus) e la ginestrella (Osyris alba), si contrappongono quelle dai caratteri più continentali, che si sviluppano nei siti più umidi e freschi, rivolti a settentrione. Così, fra le Pteridofite, al termofilo Polypodium cambricum/cambricum contrasta, a brevissima distanza, l’umbrofilo e circumboreale Asplenium scolopendrium/scolopendrium.





 
            Soprattutto per questi contrasti vegetazionali, dipendenti dalla varietà dei microclimi che l’ambiente ipogeo mette mirabilmente in evidenza, l’abisso risulta estremamente interessante, rappresentando un variegato e rilevante compendio speleobotanico. Lo studio della flora e della colonizzazione vegetazionale di questa importante ipogeo, unitamente a quello in atto nelle altre grotte d’interesse botanico del comprensorio carsico goriziano, vuol costituire un ulteriore contributo alla conoscenza sempre più approfondita e precisa degli aspetti speleovegetazionali delle cavità più significative incluse nell’ambito regionale.
 
Mi ha affascinato ciò che ho visto, quei piccoli ritrovamenti mi hanno fatto fluire immagini nella mente di trincee, giorni freddi di pioggia come il giorno in cui mi trovavo li, stenti, stanchezza, desolazione anche paura, sguardi smarriti e imploranti di soldati probabilmente giovani che sicuramente si domandavano il perché di tutto quello....
Potrei pensare seriamente ad un corso di speleologia con calate in grotta....
Già, proprio io che con la calata in parete non ho mai avuto un buon rapporto, ma non è mai troppo tardi per riscoprirsi "capaci"...

lunedì 11 gennaio 2016

il poco....

Quando avere tutto
Per molti e' sempre niente,
E quando il
Poco
Per alcuni
Diventa
Tutto...

giovedì 7 gennaio 2016

...piccolo fiammifero....


...ho cercato di spiegarlo con mmodi gentili a qualcuno, tempo fa
.....non ha voluto capire.....
Io piccolo fiammifero non daro' mai
fuoco a nessuna grande Sequoia,
ma ogni persona che ha fatto del male ardera' nel suo incendio, succede per autocombustione....
e.....
quelli dell'anima sono gli incendi piu' devastanti.



il mio spazio perfettamente imperfetto...

E....
Mi sarebbe piaciuto
Cosi' tanto
Essere perfetta...
Ma poi...
Ho pensato che
Erano gia' in tanti
E anche se...
Occupo poco spazio
Per me
Non c'era posto....

mercoledì 6 gennaio 2016

Le scatole dei ricordi....

A volte succede, si succede ancora e sono passati quasi due anni.
Sogno una delle tante chemio, e' strano, crea sensazioni di disagio e fastidio, a volte sono convinta che sia tutto riposto in una scatola dei “ricordi”, la musica che ascoltavo, i libri che portavo ma non riuscivo mai a leggere, bandane, berretti....
E poi....tante altre cose che per altri motivi nel 2015 ho riposto in altre scatole...
 E’ come se fossero state proprio loro, le sensazioni, a tornare per ricordarmi che ci sono ancora, che non è così semplice dimenticarle e chiuderle in una scatola come tutto il resto.
Eccole che tornano tutte insieme, infami, e striscianti, anche nel sogno. Tutte quelle sensazioni che forse con il tempo potranno attenuarsi, ma che inevitabilmente resteranno radicate in me.
Sono li, attaccate alla pelle quasi...
Non si può dimenticare ciò che si prova entrando in una sala d’aspetto piena zeppa di persone che stanno affrontando percorsi simili, che spesso hanno lo stesso sguardo e che faticano a guardarsi in faccia l’un l’altro.
Non puoi dimenticare occhi.che hanno incrociato i tuoi e ti hanno scaldato con un sorriso, perche' la dentro troppe parole non servono

Non si può dimenticare l’odore del reparto. Quell’odore che prima della terapia non ha alcun odore, ma che poi diventa insopportabile e fa venire la nausea solo a pensarci.
Ancora oggi, ogni volta che torno in reparto per i periodici, ancora sento, ancora provo, tocco ogniuna di quelle sensazioni e loro toccano me, proprio come allora...

Non si possono dimenticare gli aghi nel momento in cui ti perforano le braccia, e il freddo dei farmaci che scorre nelle vene.

Non si può dimenticare il rumore della pompa che, inesorabile, dosa le flebo e scandisce ogni secondo della permanenza all’interno del box.

Non si possono dimenticare gli effetti collaterali. La nausea, il dolore alle braccia e alle ossa, il bruciore incredibile di alcune punture, l'iniezione nella pancia 48 ore dopo per limitare la caduta libera dei globuli bianchi, la facevo con la mano che tremava, un magone stretto tra bocca e gola perche' gia' sapevo che per giorni non sarei stata in grado di far nulla se non sentirmi e sentire male...

Non si può dimenticare la paura del Prima il dolore del Dopo.
Non si puo' dimenticare che in gergo meno medico noi siamo definiti i ""survivor"", sopravissuti...

Adesso ho capito.
E’ tutto abbastanza chiaro.
Le provette-regalo degli infermieri, quella torta con il fiocco rosa dipinto con lo zucchero che mi portarono le amiche nella prima cena che facemmo a casa mia per un ritorno alla vita, il quadernone degli esami, i portafortuna, le settimane enigmistiche, queste cose sì che potranno finire nel mio scatolone dei ricordi.
 Ma le sensazioni…

Le sensazioni dovrò tenerle con me.

lunedì 4 gennaio 2016

Attese.....

E’ così che va la vita…
Ci sono cose che puoi cambiare…
Cose che devi accettare…
Lunghe attese,
pazienti, silenziose,
alcune porteranno addirittura buoni frutti...
E tutta una serie di eventi che accadono,
si accavallano e travolgono,
come una slavina bianca in montagna
improvvisamente ti ritrovi ...
sommersa, immersa e a fatica non puoi far altro che

cominciare a
scavare verso l’alto per poter riprendere fiato,

per trovare un pezzo
di cielo che ti ricordi che,

 qualsiasi cosa sia accaduta sei ancora viva.
E sono così i miei diari…
 ad un certo punto le pagine
finiscono…
 ma i pensieri e le parole mai.
 Così,
è come mettersi in cammino sulla tua strada,
non puoi sapere se è giusta, sbagliata,
ma così come vale sempre tentare di raggiungere la vetta
e vedere il sole che brilla o lo stupore delle stelle,
 non resta che prendere un nuovo quaderno immacolato,
rimanere a fissare per qualche istante
la prima pagina bianca e
pulita ed attendere che il cuore mandi linfa alla mia mano
 e la
convinca che c’è ancora tanto spazio per tutte quelle parole che
sono rimaste incastrate fra vecchie pagine che si chiudono
 e
nuove che aspettano di essere ricamate.

domenica 3 gennaio 2016

Snoopy e.......

Un giorno....
Non suicidare il cuore
non suicidare la mente
il pensiero...
Morire dentro
ogni giorno
un po' di piu'!?
Corri il rischio di non ritrovarti piu'...

sabato 2 gennaio 2016

Occhi lucenti, sguardi alla Vita...





Eppure la Vita

è così bella,

lo dice una che con la

Vita

ha litigato per anni e

non sa se ha finito di farlo...

Forse lei ed io abbiamo ancora qualcosa de dirci,

piccoli sospesi

che chissà se reciprocamente

scioglieremo mai quella piccola matassa

che ancora è rimasta...





"La bellezza della Vita"

In India insegnano "le quattro leggi della spiritualità"

La prima dice:

 "La persona che arriva è la persona giusta",

 cioè nessuno entra nella nostra vita per ca...so,

 tutte le persone intorno a noi, tutte quelle che interagiscono con noi,

ci sono lì per un motivo,

 per farci imparare e progredire in ogni situazione.



La seconda legge dice:

 "Quello che succede è l'unica cosa che sarebbe potuta accadere."

 Niente, ma niente, assolutamente nulla di ciò che accade nella nostra vita avrebbe potuto essere altrimenti.

 Anche il più piccolo dettaglio.

 Non c'è un "se avessi fatto quello sarebbe accaduto quell'altro..."

. No. Quello che è successo era l'unica cosa che sarebbe potuta succedere, ed è stato così perché noi imparassimo la lezione e andassimo avanti.

 Ognuna delle situazioni che accadono nella nostra vita sono l'ideale, anche se la nostra mente e il nostro ego siano riluttanti e non disposti ad accettarlo.



La terza dice:

 "Il momento in cui avviene è il momento giusto."

 Tutto inizia al momento giusto, non prima non dopo.

 Quando siamo pronti ad iniziare un qualcosa di nuovo nella nostra vita, e allora che avverrà.



La quarta ed ultima:

 "Quando qualcosa finisce, finisce."

 Proprio così. Se qualcosa è conclusa nella nostra vita è per la nostra evoluzione,

quindi è meglio lasciarlo,

andare avanti e continuare ormai arricchiti dall'esperienza.



Penso che non sia un caso che stai leggendo questo, se questo testo è entrato nelle nostre vite oggi;

 è perché siamo pronti a capire che

 nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato."



 "E' una specie di sogno?
Galleggiare sulla marea
Seguire il fiume della corrente della morte
Oh, è un sogno?
C'è nebbia lungo l'orizzonte
Una strana luce brillante nel cielo
Fuori nessuno sembra sapere dove vai
E cosa significa?
Oh è un sogno?
Occhi lucenti, che bruciano come fuoco
Occhi lucenti, come puoi chiudere e fallire
Come può la luce che brillava così intensamente
Improvvisamente bruciare così pallida
Occhi lucenti
Occhi lucenti "


(Simon and Garfunkel-Bright eyes)

03/01/2016 Benvenuti ragazzi ...

E poi, vedi
non è necessario
che sia Natale
o Capo d'anno...
O Pasqua
o qualunque altra
festa comandata dell'anno...
Natale è ogni giorno,
arriva quando arriva
non ha una data
precisa
è nell'aria
lo hai nel cuore
in ciò che i tuoi occhi
amano di più
lo porti tu
e
chi ti ama lo porta
a te....
E
quando hai
il tuo Natale
dentro........
può durare ogni giorno dell'anno
per la Vita....
Vi aspetto,
a domani!!!

venerdì 1 gennaio 2016

A conti fatti...

Il capodanno è
 un’innocua istituzione annuale,
utile solo come scusa
 per bevute promiscue,
telefonate di amici
e stupidi propositi.
 (Mark Twain)

Ho fatto il mio botto,
 ieri notte,
silenzioso,
solitario,
 un po' prima della mezzanotte,
 e poi....
ho scritto....

Per te.....
Ti ho scritto
di noi....

finalmente ho
trovato
Pace.....

Jeff Healey Band - While My Guitar Gently Weeps (Montreux 1997)





Vi guardo tutti, vedo l'amore là che sta dormendo   

Mentre la mia chitarra piange dolcemente

Guardo il pavimento e vedo che è da pulire   

Ancora la mia chitarra piange dolcemente


Non so perché  

Nessuno vi ha detto

Come rivelare il vostro amore

Non so come    

Qualcuno vi ha tenuto sotto controllo

Vi hanno comprato e venduto


Guardo il mondo e mi accorgo che gira       

Mentre la mia chitarra piange dolcemente

Con ogni errore da cui forse dobbiamo imparare

Ancora la mia chitarra piange dolcemente


Non so come    

Siate stati deviati

Siete stati anche corrotti

Non so come    

Siate stati capovolti

Nessuno vi ha messo in allerta


Vi guardo tutti, vedo l'amore là che sta dormendo   

Mentre la mia chitarra piange dolcemente

Vi guardo tutti 

Ancora la mia chitarra piange dolcemente

David Gilmour - The Best Guitar Solos





without words.....