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venerdì 29 giugno 2018

Caro Roberto...

Caro Roberto,
sono alcuni mesi ormai che non scrivo più sul blog. In realtà non scrivo da nessuna parte da un bel po'. Ricordo ancora gli ultimi nostri scambi di gennaio...
Il primo Aprile pensi che non avrei desiderato inviarti gli auguri per il tuo compleanno, o chiederti se con Cora ci fosse stata un'apertura, o come proseguisse la convalescenza...
Ma ho preferito obbligarmi a tenere la mano ferma, non poter liberare la spontaneità in questi casi è doloroso, almeno per me.
Ma ho sempre questo Blog, conservato negli anni, quanto della nostra vita insieme qua.
Qua posso scrivere serena, forse nessuno neanche passa a leggere, mai un commento, mai una reazione.
Nessun fastidio per nessuno quindi se raccolgo qualche pensiero, ricordi, riflessioni, mancanze e assenze.
Nel corso degli anni avevamo sempre sostenuto e riconosciuto come la comunicazione esclusivamente scritta non lascia dubbi all'emittente, che sa bene cosa desidera esprimere ma, comporta il rischio che il ricevente, con l'interpretazione che ne da, deduca altro...
Così è andata infatti.
Mi mancano le mail periodiche che ti inviavo, mancano alle mie mani sulla tastiera, mancano alla mia testa, mancano al cuore, perché, mettila come vuoi, in primis sempre col cuore ti ho scritto, di qualunque cosa si trattasse.
Tre anni, sono tre anni ormai.
Strano come continui a far parte della mia vita e come continuo a tenerti accanto qualunque cosa io faccia anche se non ci sei più.
Penso che l'Amore sia questo, è quel sentimento che se veramente c'è stato non si dissolve qualunque cosa accada o ci si dica o ci si gridi in alcuni momenti.
A volte mi domando se mi senti, quando ti penso, quando ancora piango per te o quando ancora sorrido con te, con noi e... succede piuttosto spesso per fortuna.
Questo per me si sta dimostrando un anno intenso, di lavoro duro, di obiettivi che con determinazione sto cercando di realizzare.
Il concorso che da tanto aspettavo finalmente ha avuto inizio con la prima prova del 20 giugno.
Ho studiato e sto studiando tantissimo.
La seconda prova mi aspetta il 12 Settembre, quindi sarà un'estate concentrata in quel senso.
Impariamo in vari modi quanto possiamo essere forti, a mettere in gioco le nostre abilità, ce la possiamo fare, tutti, nessuno escluso, tutto si può sostenere, sopportare...
Questa volta spero che il prezzo di questa battaglia sia un prezzo che sto pagando e pagherò sino alla fine con soddisfazione.
Questo sarebbe stato sicuramente un buon momento da condividere con te, un obiettivo che se raggiunto sai bene che cambierà in meglio la mia vita, qualche rinuncia e sacrifici in meno non sarebbero male a questo punto della vita. Di riflesso avrebbe migliorato anche la nostra...
E sai una cosa: negli ultimi scritti mi avevi fatto molto arrabbiare, non permetto più a nessuno di sminuirmi o ipotizzare o dedurre in modi anche offensivi.
Ti scrissi comunque "gridandotelo" che tu ti meriti di restare da solo e che è vero, come dici tu, che sei nocivo...
Nessuno si merita di essere solo, sul fatto che sei nocivo è vero, ma forse il tuo modo di iniettare  veleno è solo una forma di autodifesa dalle tue paure,
da tutto ciò che non vuoi affrontare perché, nonostante hai scalato montagne appeso ad un filo nel vuoto, il coraggio di affrontare "qualunque cosa" non lo vuoi avere.
Con quel veleno però spesso deformi le persone accecando te stesso, anche questo forse lo fai di proposito perché non vuoi osservare la realtà.
A gennaio se ti sei sentito di aprirti con me in quel modo, quasi intimo e confidenziale, le possibilità sono due:
o lo hai fatto intenzionalmente perché avevi già pianificato che volevi farmi del male e sapevi bene che avresti trovato terreno fertile,
oppure lo hai fatto in un momento di lucidità in cui hai sentito le cose per come erano,
hai sentito che io c'ero e ci sono e
 che tutto ciò che da sempre di te mi hai "donato",
comprese le tue momentanee fragilità,
l'ho conservato dentro di me, ne sono diventata il piccolo custode senza doverne o volerne farne mai uso ne a mio vantaggio, tanto meno a tuo svantaggio.
Non si crea mai uno svantaggio se vogliamo davvero bene a qualcuno.
Mi manchi tantissimo.
Sappi che ti porterò con me in sede d'esame di concorso il 12 Settembre.
Oh.... saresti così fiero di me, chissà magari lo sei ugualmente nonostante la tua invisibilità.
Un caro saluto.
Anna.