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mercoledì 30 settembre 2015

Outing.

Il giorno del passaggio e' vicino ormai. No, non sono pronta.
La verita'?
Sto male la e sto male qua.
Preparando gli imballaggi per il trasloco prendo e riprendo tra le mani tutto.
Tutto e' parte di me, parla in modo deciso di te, di noi.
Tra ieri e oggi, complice la mia piccola utilitaria e la tua piu' dignitosa CMax, quei pochi scatoloni sono giunti nella loro nuova destinazione.
Pochi si, una vita imballata dentro poche scatole di cartone, sembra impossibile...
Sembra la storia di una persona senza storia.
Invece la storia c'e', tutta quella recente soprattutto, perche' in quei pochi cartoni c'e' solo tutto quello che e' fondamentale conservare e custodire per il resto della vita  nella mente e nel cuore.
Il fatto dipende da varie circostanze, ma soprattutto la realta' e' che ho avuto poca vita.
Credo che se ciascuno di noi provasse a calzare le scarpe di un altro e a rifare lo stesso cammino, proverebbe qualche gioia ma anche dolore, difficolta', sacrificio, e chissa' quanto altro...
Non ho la pretesa di dire che il mio percorso e' stato piu' doloroso o difficile di altri, ma io conosco il mio.
Alla fine e' vero, possiamo parlare solo di cio' che conosciamo.
Ho subito, sempre, o almeno per lungo tempo.
Una volta, ormai tanti anni fa' mio figlio ancora bambino, mi disse:- mamma, sei stata fortunata, lo sai?
Lo sai che avresti potuto diventare anche tu una di quelle mamme delle quali parlano al telegiornale dopo che non ci sono piu'-
E cosi' la solita vecchia storia delle vergogne che dovrebbe provare un uomo, per cio' che ha fatto, le raccoglie ingiustamente la donna, in silenzio.
La vita di ogniuno di noi  e' un po' come il silenzio, i silenzi possono sembrare tutti uguali ma cambia l'urlo di dolore che contengono dentro nel profondo.
Posso dire a gran voce che la vita per me e' iniziata pochi anni fa, quattro anni fa' per l'esattezza.
Ecco il motivo di questi pochi scatoloni che contengono me insieme a te, la vita e' iniziata in quel momento, con te.
Raccolgo con amore le attrezzature dell'arrampicata, ho accarezzato il magnesio con la punta delle dita, le scarpette, gli indumenti per la  montagna, la tuta della moto, i caschi e tutto quello che di magnifico e stupefacente ho osservato curiosa e commossa attraverso la visiera abbassata.
Si, ho potuto iniziare a guardare la vita con commozione e stupore.
E tanto, tanto altro ancora....
Mai provato un senso di appartenenza cosi' profondo e intenso, appartenenza non nel senso del "possesso " bensi' nel senso piu' maturo, pulito e rassicurante.
Sei famiglia per me, benche' famiglia non siamo, almeno non nel senso che intendono gli altri, quelli che credono e hanno fatto credere che per "sigillare" la coppia bastano alcuni pezzi di carta scarabocchiati.
No, il legame profondo che tiene unite due persone e' ben altro.
Io l'ho provato con te, e' dentro di me.
Ogniuno con la sua storia, pero' mi chiedo se e' piu' importante la nostra storia presa singolarmente o la persona che siamo diventati e che siamo oggi!?....
Seduta a terra, la schiena appoggiata alle piastrelle che hai messo tu, le stanze vuote e fredde e quei pochi scatoloni che hanno cosi' tanto da raccontare.
Ps: non smetto di vedere quel divano , vecchietti e senza denti, sarebbe possibile raccontarci e raccontarsi ancora reciprocamente.
Ci ha sempre fatto sorridere divertiti l'idea di ritrovarci  vecchietti sul divano, invecchiato a sua volta, parlando delle nostre avventure, disavventure, di tutte le volte che magari  ti ho fatto arrabbiare e di tutte quelle nelle quali ci siamo affettuosamente sopportati l'un l'altro..... 
L'Autunno e' appena alle porte,
lunghissimi e rigidi inverni mi attendono.
Cormons
30/09/2015
Tua Anna.

mercoledì 16 settembre 2015

Vien la sera...

Il giorno soltanto
mi concede, a tratti,
quel minimo senso di sopravvivenza.
Poi arriva la sera,
Quel dannato momento,
tutto si ferma, intorno, fuori da me.
tutto si mette in movimento
dentro di me.
Un rumore che rimbomba le tempie,
eppur qua solo silenzio,
un silenzio fittizio.
E' grido, e' dolore,
baratro, precipizio.
La pesantezza nel petto,
la mano che trema.
Inutili lacrime di una disperazione
che vorrei solo
mi sfinisse del tutto, e...
E cosi' viene la sera.

sabato 5 settembre 2015

giovedì 3 settembre 2015

Concretizzare quello a cui tanto credevi di tenere
e non credevi fosse possibile per te .
Perdere la persona che attendevi da sempre
e non credevi esistesse per te.
In un colpo solo, nello stesso giorno.
Notevole abilita' o
notevole stupidita'
errori che ti mettono
sulla tavola il conto.
Non basterebbe il resto della vita per  pagarlo e riabilitarsi.
Era meglio chiudere gli occhi due anni fa'
sconfitta dalla malattia,
ero felice quella volta per la generosita' che finalmente il cammino aveva deciso di donarmi.
Non avrei dovuto vedere
questo cielo cadermi addosso,
il peso e' troppo da sostenere
questa volta.