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mercoledì 30 novembre 2011

Cenni e accenni...

Mi hai fatto conoscere un posto che
non è un semplice posto,
la prima volta era un pomeriggio grigio e piovoso
così come grigie e piovose mi parevano le mie giornate,
nonostante non sentissi quel freddo gelido dell'impossibilità 
di sfuggire da tutta quella oppressione.


Quella volta cenni e accenni che ancora non comprendevo a pieno,
era come sentirti andare
ma senza poter fare a meno
in qualche modo di tornare e
restare lì con me.


Poi basta un accenno,
un cenno sottile,
un si pronunciato tra righe ancora non scritte,
senza l'insistenza che cerca qualcosa o qualcuno
a tutti i costi,
e una volta di più
assapori quanto il semplice sia
mai banale, mai scontato,
e quel male che avevi passa
non te ne accorgi
non sai perchè,
e li per una volta
non ti senti diversa,
ti senti al posto giusto,
nel momento giusto.

Un pomeriggio qualunque,
 ti un ottobre qualunque?

No, e lo dico
senza il condizionale che tanto mi appartiene,
e fisso il momento
che è solo il primo di una serie 
di tanti momenti che
sanno di prime volte
finalmente vissute 
come la prime volte dovrebbe essere ma
non erano mai state.


Dopo settimane rivedo quel "posto"
in un pomeriggio di fine Novembre
non c'è la pioggia ma
un sole caldo, accogliente e
mi accorgo di come non è cambiato
niente,
era una strada che non poteva essere scelta ma
solo percorsa insieme.

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