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martedì 8 novembre 2011

Mi fermo un attimo a pensare a fine giornata,
 qua davanti al mio pc che non posso certo paragonare a quel  diario, con tanto di lucchetto,
 che scrivevo e conservavo gelosamente parecchi anni fà ma,
sicuramente è un mio contenitore anche se non privo di qualche zavorra.
Il mio pensiero di stasera è sulla velocità e sulla lentezza.
E mi viene in mente  perchè oggi è stata una giornata un pò veloce,
 un pò troppo per i miei gusti,
 (a parte un momento durante la pausa pranzo, che più che pranzo è stata una pausa pc),
comunque c'erano cose che andavano fatte,
 rispettando una tabella di marcia convenzionale della quale ciascuno di noi,
 in un modo o nell'altro,
 deve tenere conto.
E....adesso che mi fermo, voltandomi un attimo indietro mi rendo conto di quanto la mia vita sia stata veloce e di quanto mi sia persa di me,
 mi chiedo solo adesso per quale motivo non sono stata capace di far comprendere e accettare ad altri
 i miei tempi,
 il mio modo di concepire il tempo sia in relazione agli altri che in relazione a me stessa,
 così.........ho sempre "corso" ma,
 se fossi andata di fretta perchè io lo volevo sarebbe stato un conto,
invece la velocità che mi si chiedeva di mantenere e il ritmo che dovevo sostenere,
dipendevano dalle decisioni di altri, e soprattutto da ciò che volevano per se stessi.
Oggi comprendo, stanca e provata da quei tempi folli che,
la velocità genera una specie di sensazione di oblio che,
 non ti dà modo però di godere e di fermarti un attimo su nulla,
mentre concedersi "lentezza" ti dà la possibilità di pensare ed è
memoria che ti permette di frugare in te con la dovuta oculatezza,
permettendoti di ricordare gli avvenimenti piacevoli e
 di sfuggire finalmente dal ripetere errori che mi porterebbero a perdere ancora altro, e...
penso di non potermelo più permettere...
Quindi da adesso in poi rincorrerò solo tartarughe, lumache o lepri azzoppate,
nessun veloce oblio ma,
solo lenti momenti da vivere e fissare
dentro di me.

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