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venerdì 4 novembre 2011

Pezzi di vita...

E' da un pò di giorni che un soffocante magone mi si blocca tra la gola e gli occhi,
 e ne conosco anche il motivo, ma non mi dilungherò a spiegarlo quì e ora.
Così ieri mattina, dopo il lavoro, l'idea di rientrare a casa, quasi come un automa, come sempre faccio non c'era,
 solo il pensiero mi impediva di respirare.

Ho eliminato l'automa e ho scelto "me", ho scelto l'aria o meglio, forse non ho scelto io,
la strada verso l'aria mi chiamava e semplicemente l'ho seguita.
Premetto che io ho un pò di difficoltà con l'automobile, non perchè sia una pessima guidatrice ma, ho paura dei posti che non conosco, delle strade nuove, quindi i tragitti che mi concedo sono sempre gli stessi, lavoro, casa, o casa, lavoro e lunghe camminate con i miei cani lungo le sponde del fiume Isonzo che ho praticamente di fronte a casa e posso raggiungere anche senza l'auto.
Ma, nella provincia nella quale vivo, di posti meravigliosi in mezzo alla natura, che meritano di essere visti, vissuti e respirati, ce ne sono davvero tanti.

Non mi ero mai spinta per esempio sul Carso, cosa che pare assurda a chi conosce e frequenta gli ampi spazi che quà la natura concede.
Circa una settimana fà un amico, che ama spostarsi in quelle zone mi ha portato lì dandomi modo di poter iniziare ad avvicinarmi e, già in un altra occasione mi aveva fornito dettagliate spiegazioni, (meglio di un navigatore satellitare oserei dire), tramite le quali, in un giorno di grazia particolare, in cui non ero soggiogata dalla mie paure, sono riuscita con la dovuta calma e concentrazione ad arrivare in un posto che mi pare di ricordare si chiami Santa Croce e lì dopo aver parcheggiato la macchina e aver imboccato un sentiero in salita sono arrivata in uno spazio più aperto in cui lo sguardo poteva spaziare sulla costa di Trieste, anche se in realtà la mia meta sarebbe stata la Napoleonica, ma più che contenta per quanto fossi  riuscita a spingermi oltre quel giorno pensai che andava bene così .

Tornando a ieri, al respiro che mancava e ad una strada che chiamava, era quella per il Carso e quella ho seguito.
In realtà desideravo arrivare nello stesso posto dove mi ha portato lui, da lì mi sarebbe stato possibile rivedere il lago, la vallata sottostante e tutte le colline intorno ad esso, cariche di altrettanti percorsi da scoprire.
In questo periodo dell'anno gran parte della vegetazione si colora di un rosso intenso, una rara bellezza cromatica che crea un'atmosfera quasi magica.
Non l'ho ritrovato quel punto esatto, non sono riuscita a capire se mi sono fermata troppo presto ma, ad un certo punto ho dovuto fermarmi, scendere dall'auto, fare qualche passo e....rimanere un pò lì, respirando,
 in silenzio,
 osservando tutto intorno,
 ascoltando e
 ascoltandomi.

Seguire quell'impulso è stato un gran bene,
anche se non ha risolto e non risolverà problemi
senza un lavoro interiore costante
da parte mia,
 ma forse potrebbe essere un modo
 per iniziare a camminare di nuovo,
a superare paure
che mi obbligano a restare immobile
e a ritrovare risorse.



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