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lunedì 24 aprile 2017

Il peso tagliente del dolore.

Il peso del dolore non è sempre sostenibile.
La sua lama è affilata.
Il tempo passa ma esso resiste e
la sua lama sembra diventare sempre più forte,
sempre lucida e tagliente.
Nella vita ogni fonte di dolore fisica o interiore
 non ci prepara mai ad affrontare meglio
 quella successiva.
E' come se di volta in volta la frequenza del dolore
raggiungesse valori sempre più massicci.
Il dolore che vivi oggi è solo una infinitesima parte di
 quello che proverai domani.
Non sarai mai pronto abbastanza.
Lui crea delle resistenze,
è come una malattia verso la quale i farmaci
non riescono più a fare nulla.
Avanti così, se ce la fai.
 Finché ce la fai.
Così come ogni piccolo scalino salito,
 ogni piccola meta che credi raggiunta.
Pagherai per tutto il costo aggiuntivo di una grave perdita,
 verrai privato di qualcuno.
Ti ritroverai come al centro di un vortice
 contro il quale non potrai opporre nessuna forza di contrasto
 se non lasciare che ti trascini, a suo piacimento.
La terra sotto i piedi
non c'è più.
Sai Dio,
o chiunque tu sia,
io non volevo sopravvivere al cancro.
Pensavo mi avessi dato quella possibilità
per qualcosa di bello,
di più grande,
forse momento sereno di comunione
tra due persone.
Invece no,
il tuo disegno oggi
 ancor più di ieri
sempre più oscuro appare.

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