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giovedì 11 maggio 2017

Perdersi è un attimo....

11/05/2017

Così inizia un'altra giornata.
Ultimamente, sempre più spesso, mi domando se sono davvero obbligata a questi inizi.
Mi sono attardata stamane nel letto.
 Non avevo voglia di alzarmi seppur sveglia.
Cercavo di pensare ad una specie di programma per avere la mente impegnata e non crollare nuovamente non riuscendo ad arrivare neanche a metà giornata.
Il proposito oggi è quello di riuscire a non piangere, oppure,
 se proprio l'impeto del pianto vuol venire su
vorrei riuscire ad ingoiarlo senza soffocare.
Da settimane, ormai, le sensazioni del corpo sono state ingoiate, in un sol boccone,
 dalla negatività, dalla non forza, dalla non volontà.
Sono qua ma non ci sono, avrei tante cose da poter fare, ma, non mi importa più.
Il senso di oppressione e peso al petto,
la tachicardia,
 tutte le più bastarde paure, che stanno tutta la vita lì dietro l'angolo, e tu stupidamente credi di aver sconfitto,
si sono rifatte vive, prepotenti, minacciose,
urlano sulla mia enorme fragilità, mi annientano.
Marianna dove sei?
Dove sei andata di nuovo a finire?
Dov'è la forza che sempre hanno riscontrato in te?
"devi riuscire e riuscirai, hai aspettato per quanti anni....tanti",
mi domando perché ne sei così certo,
erroneamente ho aspettato tutto quello che non c'era per me e continua a non esserci.
Sai, credo che le persone che appaiono forti e corazzate, alla fine, sono le più fragili.
Ma, anche il filo d'erba più robusto e forte che si è da sempre lasciato solo piegare dalla forza del vento, ha un gambo che non potrà resistere per sempre.
Ci si spezza, il più forte vince, va avanti, diviene, si evolve,
e...in questo caso non sono io destinata ad un "divenire".
Hai presente le meduse, raccolte per gioco dai bambini,
vengono portate a riva,
abbandonate sotto il sole cocente,
(chissà, il calore del sole li per li sembrerà ad esse anche di conforto. Io non lo sento, ho sempre freddo, un freddo profondo che viene da dentro, non ha nulla a che fare col sole che c'è fuori),
 i bambini rimangono li, quasi soddisfatti,
e attendono mentre esse si sciolgono su quella riva,
divenendo niente,
 alla fine di un viaggio che subiscono, in quanto imposta da altre mani,
una fine che non avevano previsto ne immaginato.
E non so...
E' così buio, forse luce non c'è,
forse io non sono più capace di vederla...
Nemmeno provo a cercarmi, nemmeno provo a vedere...
Oggi va così....

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