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mercoledì 10 maggio 2017

Io penso che alla fine 
tutta la vita
 non sia altro che 
un atto di separazione, 
ma la cosa che crea più dolore
 è non prendersi un momento
 per un giusto addio.
(Dal film “La vita di Pi”)

Ho visto questo film recentemente.
Questa frase mi entro' dentro come una lama, profonda, talmente sentita.

Come può esistere un giusto momento di separazione.
Un buon modo per dirsi "addio".
Addio non è mai un arrivederci, ci sentiremo, ci vedremo perché quello che tra di noi c'è stato non è stato un caso, è stato intenso, profondo, importante.
Come può esistere un modo indolore.
L'amore quando nasce lo fa quasi simultaneamente.
L'abbandono lo subisci da chi te lo pone davanti, 
toni fermi, decisione intransigente di chi non si voltera' indietro,
abbandono pieno a volte di parole dure, a volte dolci per rendere quella pillola di dolore meno grave.
Non sai più come chiedere a chi se ne va di fermarsi un attimo.
Resti li sulla soglia di una porta, 
senza parole, 
nessuno da chiamare,
nessuno che torni indietro.

Dietro quella porta tu,
in una casa
piena di impronte e di tracce.
Essa non sarà mai più la stessa,
tu non sarai mai più la stessa.
Così accadono gli addii
quelli che non ti aspettavi
quelli che durano per la vita.
E tu non sarai mai più la stessa.


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