il piede sul pedale dell'acceleratore
di quella piccola vettura.
Così piccola, così instabile.
Pensava alla canzone di Battisti
Emozioni:
"E guidare come un pazzo
a fari spenti nella notte,
per vedere
Se poi è tanto difficile morire
E stringere le mani per fermare
Qualcosa che
E' dentro me
Ma nella mente tua non c'è "
E gli occhi pieni di copiose lacrime
che così impetuose si univano
alle pozzanghere ai lati della strada nate dalla pioggia di quella lunga giornata.
Lei quasi non vedeva dove andava,
la verità era che non voleva più vedere niente,
la piccola auto a tratti scivolava
sostenuta da ruote consumate
da un tempo che non perdona
e usura ogni fessura.
E lei gridava,
gridava talmente forte che forse
qualche Dio
lontanissimo e in alto nel cielo
l'ha potuta sentire.
Si sentiva così sola.
Ma nessuno la può aiutare,
non questa volta.
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