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lunedì 8 febbraio 2016

Nell'altrove mi vado a coccolare...

Giornate lente di pioggia, a tratti intensa,
come intensi e condensati di sensazioni si dimostrano i miei pensieri per questo nuovo  e inaspettato momento di attesa.
Avevo da non molto rialzato la testa, per lo meno così mi sembra, rispetto alla malattia che per ovvi motivi non è possibile dimenticare o accantonare,
poi le ultime visite e nuove avvisaglie di qualcosa che non va mi han tolto per un attimo il respiro,
 la solita botta al cuore,
 ti sembra che caschi in fondo ai piedi e con un rimbalzo repentino torna su,
 sembra uscirti dalla gola...
In qualche modo poi riesci a rimetterlo al suo posto...
Mi rendo conto che è anche inutile starsi a preoccupare,
l'iter lo conosco già,
abbiamo iniziato con i controlli standard di clinica diagnostica,
a marzo si passerà a quelli di tipo invasivo,
poi sarà il momento dell'attesa di quei risultati che non saranno pronti prima di 18/20 giorni.
Poi so già che quando avrò il referto tra le mani esse  mi tremeranno,
e gli occhi indugeranno prima di leggere con attenzione quelli che per me sono come dei verdetti,
ogni volta in apnea, non so mai cosa posso trovare,
così mi capita ogni volta che è periodo di controlli e di ritiro referti,
li leggo sempre sentendo il respiro che mi manca...
Due anni fa credo di essere stata più coraggiosa, il desiderio di sapere, di informarmi, volevo capire  bene cosa mi portavo e cresceva dentro di me.
Non nego che un certo coraggio e forse l'incoscienza dovuta all'ignoranza sull'argomento mi fece avvicinare anche alla chemioterapia con un certo ottimismo e curiosità.
Ero convinta che le avrei tenuto testa, ma lei mi stese senza pietà, nonostante ogni mio buon proposito.
Tutto sommato credo che peccai un po' di presunzione, ma è assolutamente necessario credere alla chimera che tu puoi essere più forte di lei...
La cosa che mi terrorizza di più oggi?
Tutto quello che ho dovuto imparare e sapere poco più di due anni fa e che oggi mi piacerebbe non sapere.
Ma se fosse come io penso, non avrò la possibilità di rivivere oggi quel percorso con la stessa forse leggerezza, forse incoscienza, forse solo forza e coraggio.
Oggi so già, ecco tutta la mia paura più grande dove sta....
Ho tanti motivi per tenere la testa alta e lo sguardo proiettato in avanti,
spero che questa volta la buona sorte sia più clemente,
che mi sia dato ancora tempo,
 e che non ne vada mai più sprecato un attimo...
Perché il tempo scorre lieve ma.....
senza pietà....
"...chiudo gli occhi un attimo.
Mi sposto di un passo.
Sono altro.
Mi trovo altrove."
(A. Merini)

Quando mi reco altrove sto meglio...ma ad un certo punto devo pur tornare ;-)

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