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sabato 7 febbraio 2015

Senza barare...

Cosa significa per una donna ammalarsi di cancro?
Ammalarsi di cancro mette in evidenza la fragilità della vita e costringe a pensare ai propri valori, a rifondarli ogni giorno, a confrontarsi con le proprie priorità. Oltre a questa “riflessione sui massimi sistemi”, che spazia dalla domanda “perché a me?”, fino  a “il mio Dio esiste?”, c’è un altro aspetto fondamentale:
mantenere la nostra identita' nonostante i cambiamenti esteriori.
Da un momento all'altro non ti riconosci piu'.
Ecco, questo è un punto cruciale per una donna che, a causa delle cure, si trova a essere privata, anche se spesso solo momentaneamente, di quelle caratteristiche che “la” definiscono per antonomasia: il seno, i capelli… Una donna deve, allora, intraprendere un percorso che la porta in prima battuta a ri-conoscersi, in secondo luogo a farsi ri-conoscere dagli altri “nonostante” i nuovi tratti. Si tratta di riscoprire la propria femminilità e di “gridarla” forte. Con uno sguardo. Con una camminata. Con molta ironia.

Lo specchio in tutto questo gioca in ruolo non da poco, a volte nemico, altre amico.
Osservatore implacabile dei nostri cambiamenti: i capelli che cadono, i peli che si diradano, le unghie che anneriscono, il viso che si gonfia, la pelle che si macchia. Lo specchio davanti al quale ci trucchiamo per camuffare i nostri occhi glabri. Lo specchio che vede lo scorrere delle nostre lacrime. Lo specchio che scrutiamo con attenzione per capire se la parrucca non si gonfia sulla sommità del capo, o se il foulard non scopre troppo la fronte. Specchio. Amico o nemico: dipende dall’umore e dalla nostra capacità di usarlo come “osservatore” e non come “giudice”. Per me lo specchio è stato un “riflesso dell’anima” la voce probabilmente della nostra dimensione reale e piu' autentica.
In tutto quel tempo non ho mai voluto la parrucca, adoravo i miei capelli lunghi e la mia frangetta che scendeva morbida e nera sugli occhi color nocciola, adesso ho compreso che a modo mio li usavo per coprirmi, nascondermi e forse in qualche modo proteggermi da quello che non mi piaceva.
Ho imparato a farne a meno, senza piu' timore di scoprire troppo la fronte!

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