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venerdì 13 giugno 2014

Quel che resta del giorno.

Giovedì 12 Giugno...

Dopo i 5 giorni a Marzo che ci eravamo concessi Mr Erby ed io, per riprenderci dallo stress sostenuto dopo aver affrontato le terapie post intervento, e speriamo, sconfiggi cancro, finalmente questa settimana prima vera gita fuori porta dedicata a rigenerare mente e corpo.
Innanzi tutto ho deciso che, se ho potuto sostenere circa un anno di terapie, piuttosto invasive, contro il cancro, restando anche più o meno lucida di testa, posso anche imparare a 46 anni ad andare in bicicletta.
Quindi dal momento che stò imparando ad andare in bicicletta, dopo un po' di tirocinio tra le pianure della Bassa Friulana, la scelta programmata per ieri è stata a favore della ciclabile della Drava.
O meglio per una parte di essa.
Siamo partiti mercoledì pomeriggio per Ferrara (vicino Braies) avendo deciso di dormire fuori una notte per essere già sul posto la mattina seguente.
Giovedì mattina abbiamo lasciato l'Hotel Huber, presso il quale ci siamo trovati molto bene, per recarci a San Candido, lasciare la macchina in parcheggio, scaricare le bici e recarci all'imbocco della ciclabile della Drava.
La Drava è un affluente del Danubio che si estende per ben 720 Km.
Non sapevo che la Drava nascesse proprio in Val Pusteria, tra Dobbiaco e San Candido.
Volendola percorrere tutta i Km totali sono circa 366, questo arrivando sino a Maribor.
Altra tappa possibile è quella sino a Villach, il che comporta da Dobbiaco una distanza percorribile di quasi 160 Km.

Io per il momento mi sono accontentata di attraversarla da San Candido sino a Lienz, per un totale di circa 45 Km.
Non male per una apprendista appena assunta come me.
La pista si percorre senza incontrare grandi difficoltà, qualche piccola salita, e vari tratti di dolce discesa o falso piano come si dice in gergo, direi ben asfaltata e segnalata in ogni suo snodo in modo più che appropriato e chiaro ( non certo come diversamente avviene qua in Friuli per la "Alpe Adria").
Oserei dire adatta a esperti, inesperti, bambini, giovani e non più giovani.
Il primo paesino che si incontra in territorio Austriaco è quello di Sillian.
Su una collina, in bella vista, si erge il castello di Heinfels che la leggenda vuole costruito dagli Unni.
E' una delle piste ciclabili più frequentate in Europa, nei fine settimana frequentatissima.
Durante il tragitto, immerso nel verde, si incontrano vari punti di ristoro, panchine, e non mancano nemmeno un paio di parchi giochi.
Una volta arrivati a Lienz il rientro può essere fatto in treno sino a Sillian e da Sillian a San Candido in pullman, il tutto con relativo trasporto delle bici.
I prezzi forse non proprio ridotti, due adulti e due bici 30 Euro, ma ne valeva la spesa.

Quindi, quel che resta del giorno di ieri è una giornata piena, all'insegna della vita sana, all'aria aperta, del contatto con la natura, la vista delle Dolomiti.
Indimenticabile per me che ad oggi ho ancora una condizione fisica non recuperata del tutto, ma di sicuro tanta buona volontà.
Nel cassetto dei desideri vi ho messo la voglia di arrivare, la prossima volta, almeno sino a Villach...
La storia.... continua!






 

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